mercoledì 22 febbraio 2012

Il più bello per me

Se devo sceglierne uno solo, allora non ho dubbi. 29 febbraio 2004. Stadio Bentegodi di Verona.
Verona-Vicenza.
La madre di tutte le partite.
Non ho mai visto i biancorossi battere i gialloblu a casa loro.
Ci vuole il 29 febbraio di un anno bisestile perché il miracolo si compia, al termine di un incontro combattutissimo che fa saltare il cuore in gola a tutti i tifosi presenti.
Una girandola di emozioni. Vantaggio biancorosso con Bonanni al 9', pareggio su sfortunata autorete di Tamburini al 39'. Nella ripresa, il Verona ci mette sotto e passa quasi subito: Myrtai porta in vantaggio i gialloblu dopo appena 10', ma al 21' ci pensa Massimone Margiotta con un bolide su punizione a pareggiare i conti.
Potrebbe andar bene così, ma il Dio del calcio la pensa diversamente.
A dieci minuti dalla fine, l'arbitro - in questi casi, a prescindere, cornuto e venduto - fischia un rigore per il Verona. Sul dischetto si presenta Myrtai, la nostra sorte sembra segnata. E invece Avramov lo para.
Si può godere di più?
Sì, si può. Perché meno di due minuti dopo, quando anche un pareggio sembra tanta ma tanta roba, viene scritta la Storia. E la firma è di un Carneade che si è appena alzato dalla panchina: si chiama Gilberto Zanoletti, e a Vicenza metterà insieme in tutto 18 presenze, per lo più di pochi minuti, senza lasciare quasi alcuna traccia.
Rimane però, e brilla come un diamante, questo contropiede concluso con un tocco d'esterno: agli esteti del calcio dirà poco o niente, ma io impazzisco di gioia. Oggi davanti al pc come allora sugli spalti.


(avrei voluto trovare un link video solo per il gol con gli effetti dello stadio o una telecronaca dal vivo, purtroppo ho scovato solo questo video riassunto della partita con musica di sottofondo... il gol di Zanoletti è al minuto 4:20)

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Vedo questo gol e penso...