lunedì 17 dicembre 2012

L'intruso

Quando una squadra forte gioca contro una squadra debole, non ho esitazioni: tifo sempre per quella debole. Sarà che sono cresciuto tifando per il Vicenza attraverso decenni di magra, che raramente hanno visto la mia squadra annoverata tra "i forti", a prescindere dalla categoria - giusto un manciata di stagioni tra serie C e serie B iniziate da favoriti della vigilia, tra l'altro per campionati quasi sempre poi fallimentari.
Sarà che tra Davide e Golia ci hanno sempre insegnato a parteggiare per il nanetto a discapito del gigante. Mah.
Fatto sta che quando esce un risultato a sorpresa - ma veramente a sorpresa - godo assai. A maggior ragione se il colpaccio riesce in trasferta, su uno di quei campi dove anche l'apporto del pubblico rende quasi impossibile ribaltare un risultato già scritto, almeno sulla carta.
Così ieri sera, domenica 16 dicembre 2012, quando il Napoli si è portato in vantaggio per 2-1 sul Bologna a meno di venti minuti dalla fine, nessuno o quasi avrebbe scommesso un euro su un nuovo sorpasso dei felsinei. E invece a quattro minuti dalla fine Kone si è arrampicato a un metro da terra per esibirsi in questa sforbiciata da campionissimo: il gol del pareggio, spettacolare preludio all'inatteso gol di Portanova per il 2-3 finale.
Ti saresti aspettato il colpo di Cavani, di Hamsik o di Pandev a chiudere la partita per il tripudio degli azzurri davanti al loro pubblico. Macché.
Eccolo lì, un onesto centrocampista greco che si è da poco alzato dalla panchina, estrarre dal cilindro un coniglio a sorpresa che fa chiudere la bocca e strabuzzare gli occhi a tutto lo stadio San Paolo.
Evviva l'intruso!